Tirocinante nello studio odontoiatrico: Nuove normative.

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Tirocinante nello studio odontoiatrico: Nuove normative.

Odontoiatria Italia



Il tirocinio presso uno studio odontoiatrico è un’opportunità di formazione e apprendimento per chi vuole acquisire le competenze necessarie per svolgere il ruolo di assistente di studio odontoiatrico (ASO). Per poter svolgere questo ruolo, è necessario conseguire un attestato di qualifica, come previsto dal D.P.C.M. 9 febbraio 2018.
 
Il tirocinio può essere di tipo curriculare o extracurriculare, a seconda che sia previsto da un percorso di studio o formazione o che sia finalizzato all’orientamento o all’inserimento lavorativo. In entrambi i casi, il tirocinio deve essere regolato da una convenzione tra il soggetto promotore (università, scuola, ente di formazione, ecc.) e il soggetto ospitante (studio odontoiatrico), corredata da un piano formativo individuale.
 
Il tirocinio curriculare non prevede alcun compenso per il tirocinante, mentre quello extracurriculare prevede un’indennità minima di 300 euro mensili lordi. Il tirocinio curriculare ha una durata variabile in base al piano di studi e al progetto formativo, mentre quello extracurriculare ha una durata massima stabilita dalla normativa regionale, che in genere va dai 3 ai 12 mesi. Il tirocinio presso uno studio odontoiatrico ha diverse utilità, sia per il tirocinante che per lo studio.

Per il tirocinante, il tirocinio è utile per:
  • acquisire le competenze teoriche e pratiche necessarie per svolgere il ruolo di ASO;
  • entrare in contatto con il mondo del lavoro e con le dinamiche dello studio odontoiatrico;
  • orientarsi verso una scelta professionale in linea con le proprie aspirazioni e attitudini;
  • arricchire il proprio curriculum vitae con un’esperienza formativa riconosciuta;
  • aumentare le proprie possibilità di inserimento lavorativo nel settore odontoiatrico.       
 
Per lo studio odontoiatrico, il tirocinio è utile per:
  • contribuire alla formazione di nuove figure professionali qualificate e aggiornate;
  • selezionare potenziali candidati da assumere al termine del tirocinio;
  • valorizzare la propria immagine e reputazione come struttura formativa e professionale;
  • beneficiare di eventuali incentivi fiscali o contributivi previsti dalla normativa regionale.       
 

COMPETENZE

Le competenze che un tirocinante di uno studio odontoiatrico deve acquisire sono sia di tipo teorico che pratico, e riguardano sia l’assistenza al paziente e all’odontoiatra che la gestione dello studio. Tra le competenze più richieste ci sono:
 
  • Accoglienza del paziente, accompagnamento alla poltrona e gestione della relazione durante tutta la cura, offrendo supporto pratico-operativo e supporto psicologico-relazionale;
  • Riordino, sterilizzazione e preparazione dello strumentario dello studio per specifici interventi;
  • Gestione agenda degli appuntamenti;
  • Controllo e aggiornamento schedari;
  • Conoscenza delle norme igienico-sanitarie, di sicurezza e di privacy applicabili allo studio odontoiatrico;
  • Conoscenza delle principali patologie dentali, delle tecniche diagnostiche e terapeutiche e dei materiali utilizzati in odontoiatria;
  • Conoscenza dei principi di anatomia, fisiologia e microbiologia orale;
  • Conoscenza dei principi di comunicazione efficace, gestione dei conflitti e lavoro di squadra.             
 
Per acquisire queste competenze, il tirocinante deve frequentare un corso di formazione professionale riconosciuto e che rilasci un attestato di qualifica valido a livello nazionale. Il corso ha una durata di 700 ore, di cui 300 in aula e 400 in tirocinio presso uno studio odontoiatrico convenzionato. Al termine del corso, il tirocinante deve superare un esame finale con prove scritta, orale e pratica.
 

REQUISITI
 
Per accedere al corso di formazione professionale per assistente di studio odontoiatrico, il requisito minimo è il possesso della certificazione di assolvimento dell’obbligo di istruzione, ovvero il diploma di scuola secondaria di primo grado.

Inoltre, è necessario essere disoccupati o inoccupati, in quanto il corso è rivolto a chi vuole inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro nel settore odontoiatrico.
Il corso ha una durata complessiva di 700 ore, di cui 300 in aula (teoria, tecnica ed esercitazioni pratiche) e 400 in tirocinio presso uno studio odontoiatrico convenzionato.
Il corso deve essere svolto in un periodo non superiore ai 12 mesi e prevede un esame finale con prove scritta, orale e pratica.
Al superamento dell’esame, si ottiene un attestato di qualifica professionale (Livello EQF 4) riconosciuto su tutto il territorio nazionale.
 
Sono esentati dal frequentare il corso e dal conseguire l’attestato coloro che nei 5 anni precedenti al 21 aprile 2018 possono dimostrare di aver lavorato come assistente alla poltrona per almeno 36 mesi (anche non consecutivi), o che hanno acquisito l’attestato di competenza specifico a seguito di un percorso da 1.000 ore realizzato da enti accreditati e riconosciuti dalla Regione.


LE MATERIE
 
Le materie che si studiano nel corso di formazione per assistente di studio odontoiatrico sono diverse e riguardano sia gli aspetti teorici che pratici della professione. Tra le materie principali ci sono:
 
  • Trattamento documentazione clinica e amministrativo-contabile: si apprendono le modalità di gestione dei dati anagrafici e sanitari dei pazienti, delle fatture, delle scadenze, delle forniture e delle comunicazioni con l’ASL e l’Inail;
  • Allestimento spazi e strumentazioni di trattamento odontoiatrico secondo protocolli e procedure standard: si apprendono le norme igienico-sanitarie, di sicurezza e di privacy da applicare nello studio odontoiatrico, nonché le tecniche di sterilizzazione, disinfezione e riordino degli strumenti e delle apparecchiature;
  • Assistenza all’odontoiatra: si apprendono le nozioni di anatomia, fisiologia e microbiologia orale, le principali patologie dentali, le tecniche diagnostiche e terapeutiche e i materiali utilizzati in odontoiatria, nonché le modalità di assistenza al paziente e all’odontoiatra durante le fasi operative;
  • Interazione con le persone assistite, i membri dell’equipe professionale, i fornitori e i collaboratori esterni: si apprendono i principi di comunicazione efficace, gestione dei conflitti e lavoro di squadra, nonché le tecniche di accoglienza, accompagnamento e supporto psicologico-relazionale al paziente.     
 
Oltre alle materie teoriche ed esercitazioni pratiche in aula, il corso prevede anche un tirocinio curriculare/stage presso uno studio odontoiatrico convenzionato, dove il tirocinante può mettere in pratica le competenze acquisite sotto la supervisione di un tutor.
 

COME PROCEDERE
 
Per avere tirocinanti, uno studio odontoiatrico deve stipulare una convenzione con il soggetto promotore del tirocinio, che può essere un’università, una scuola, un ente di formazione o altro ente accreditato. La convenzione deve contenere le modalità di svolgimento del tirocinio, le responsabilità delle parti coinvolte, i diritti e i doveri del tirocinante e del tutor aziendale, la durata e l’orario del tirocinio, l’indennità di partecipazione (se prevista), le norme in materia di sicurezza, assicurazione e privacy.
 
Lo studio odontoiatrico deve inoltre stipulare una polizza Inail per i lavoratori dipendenti e/o parasubordinati, applicando il tasso di tariffa corrispondente alla voce di tariffa relativa all’attività svolta dal tirocinante. Lo studio odontoiatrico deve anche comunicare all’Inail i dati del tirocinante e del progetto formativo, attivando una posizione assicurativa territoriale (PAT) presso la sede Inail competente.
 
Lo studio odontoiatrico deve infine garantire al tirocinante un’adeguata formazione e affiancamento da parte di un tutor aziendale, che deve essere un odontoiatra o un assistente di studio odontoiatrico qualificato. Il tutor aziendale ha il compito di seguire il tirocinante durante le fasi operative, verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, valutare le competenze acquisite e redigere una relazione finale sul tirocinio.

 
COME SI STIPULA UNA CONVENZIONE
 
Per stipulare una convenzione per avere tirocinanti in uno studio odontoiatrico, bisogna seguire le seguenti fasi:
 
  • Contattare il soggetto promotore del tirocinio, che può essere un’università, una scuola, un ente di formazione o altro ente accreditato, e manifestare la propria disponibilità ad ospitare tirocinanti;
  • Verificare i requisiti richiesti dal soggetto promotore per essere convenzionati, che possono riguardare la tipologia e la dimensione dello studio, il numero di odontoiatri e assistenti presenti, le attrezzature e i materiali disponibili, le norme di sicurezza e di privacy rispettate;
  • Sottoscrivere la convenzione con il soggetto promotore, che deve contenere le modalità di svolgimento del tirocinio, le responsabilità delle parti coinvolte, i diritti e i doveri del tirocinante e del tutor aziendale, la durata e l’orario del tirocinio, l’indennità di partecipazione (se prevista), le norme in materia di sicurezza, assicurazione e privacy;
  • Ricevere dal soggetto promotore il progetto formativo individuale del tirocinante, che deve contenere gli obiettivi formativi, i contenuti e le modalità del tirocinio, le competenze da acquisire, i criteri di valutazione;
  • Accogliere il tirocinante nello studio e assegnargli un tutor aziendale, che deve essere un odontoiatra o un assistente di studio odontoiatrico qualificato;
  • Seguire il tirocinante durante le fasi operative, verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, valutare le competenze acquisite e redigere una relazione finale sul tirocinio.      
 
 
TUTOR
 
Per diventare tutor per un tirocinante in uno studio odontoiatrico, bisogna innanzitutto essere convenzionati con il soggetto promotore del tirocinio, che può essere un’università, una scuola, un ente di formazione o altro ente accreditato. Per essere convenzionati, bisogna rispettare alcuni requisiti, che possono riguardare la tipologia e la dimensione dello studio, il numero di odontoiatri e assistenti presenti, le attrezzature e i materiali disponibili, le norme di sicurezza e di privacy rispettate.
 
Inoltre, per diventare tutor aziendale per un tirocinante in uno studio odontoiatrico, bisogna essere in possesso di competenze professionali adeguate e coerenti con il progetto formativo e con le mansioni assegnate al tirocinante. Il tutor aziendale può essere un odontoiatra o un assistente di studio odontoiatrico qualificato. Il tutor aziendale ha il compito di:
 
  • Accogliere il tirocinante nello studio e illustrargli le disposizioni, i regolamenti e le normative applicate in ambito odontoiatrico;
  • Affiancare il tirocinante durante le fasi operative, fornendogli indicazioni e suggerimenti per svolgere le attività previste dal progetto formativo;
  • Supportare il tirocinante nell’integrazione nello studio e nel rapporto con i colleghi, i pazienti e i fornitori;
  • Verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi, valutare le competenze acquisite e redigere una relazione finale sul tirocinio.
 

OBBLIGHI
 
Gli obblighi dello studio odontoiatrico nel rapporto con i tirocinanti curriculari sono simili a quelli previsti per i tirocinanti extracurriculari, con alcune differenze. Tra gli obblighi principali ci sono:
 
  • Stipulare una convenzione con il soggetto promotore del tirocinio (università, scuola, ente di formazione, ecc.), corredata da un piano formativo individuale che definisca gli obiettivi, i contenuti, le modalità e i criteri di valutazione del tirocinio;
  • Nominare un tutor aziendale che segua il tirocinante durante le fasi operative, lo affianchi, lo supporti e lo valuti;
  • Non corrispondere al tirocinante un’indennità di partecipazione, salvo eventuali rimborsi spese a discrezione dello studio odontoiatrico;
  • Garantire al tirocinante la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, applicando le norme vigenti in materia (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) e stipulando una polizza Inail per i lavoratori dipendenti e/o parasubordinati;
  • Comunicare all’Inail i dati del tirocinante e del progetto formativo, attivando una posizione assicurativa territoriale (PAT) presso la sede Inail competente;
  • Effettuare la comunicazione obbligatoria all’Ispettorato Nazionale del Lavoro prima dell’inizio del tirocinio e in caso di variazioni o interruzioni;
  • Rispettare i limiti numerici di tirocini attivabili in relazione alle dimensioni dell’azienda e alle fasce di rischio;
  • Rispettare la durata massima del tirocinio stabilita dal piano di studi o dal progetto formativo;
  • Non utilizzare il tirocinante per sostituire il personale dipendente o per svolgere attività diverse da quelle previste dal progetto formativo.


TIROCINIO CURRICULARE O EXTRACURRICULARE..?

Il tirocinio curriculare si rivolge esclusivamente a studenti, mentre quello extracurricolare a tutti.

Il tirocinio curriculare è previsto dai percorsi di studio o formazione e serve per ottenere crediti formativi.
Il tirocinio extracurricolare non è legato a un percorso di studio, e in quanto tale può essere intrapreso sia da studenti che da non studenti, disoccupati o lavoratori a rischio di disoccupazione.

Il tirocinio curriculare non prevede alcun compenso per il tirocinante, salvo eventuali rimborsi spese a discrezione dell’azienda ospitante.
Il tirocinio extracurriculare prevede un minimo di retribuzione che varia a seconda della regione in cui si svolge, ma che non può essere inferiore a 300 euro mensili lordi.

Il tirocinio curriculare è finalizzato principalmente all’approfondimento o al completamento della formazione attraverso un’esperienza di alternanza scuola/lavoro.
Il tirocinio extracurricolare ha come obiettivo principalmente l’orientamento o l’inserimento professionale.

Il tirocinio curriculare è promosso da un ente accreditato (università, scuola, centro di formazione, ecc.) e ospitato da un’azienda convenzionata con l’ente promotore.
Il tirocinio extracurriculare è promosso da un soggetto pubblico o privato autorizzato (agenzia per il lavoro, camera di commercio, ente di formazione, ecc.) e ospitato da un’azienda aderente al progetto formativo.

Il tirocinio curriculare ha una durata variabile in base al piano di studi e al progetto formativo.
Il tirocinio extracurriculare ha una durata massima stabilita dalla normativa regionale, che in genere va dai 3 ai 12 mesi.
 

ASSICURAZIONE
 
Per assicurare un tirocinante di uno studio odontoiatrico all’Inail, bisogna innanzitutto verificare il tipo di tirocinio che si intende attivare. Esistono infatti due tipologie di tirocinio:
 
  • i tirocini curriculari, che sono quelli previsti dai percorsi di studio o formazione e che non prevedono alcun compenso per il tirocinante;
  • i tirocini extracurriculari, che sono quelli finalizzati all’orientamento, all’inserimento o al reinserimento lavorativo e che prevedono un’indennità di partecipazione per il tirocinante.
 
Per i tirocini curriculari, l’obbligo assicurativo Inail spetta al soggetto promotore del tirocinio, che può essere l’università, la scuola, il centro di formazione o altro ente accreditato. Il soggetto promotore deve stipulare una polizza Inail per gli allievi dei corsi di istruzione professionale impegnati in esperienze tecnico-scientifiche o esercitazioni pratiche o di lavoro. Il premio assicurativo si calcola applicando il tasso di tariffa proprio della voce 99 delle varie gestioni Inail.
 
Per i tirocini extracurriculari, l’obbligo assicurativo Inail spetta al soggetto ospitante del tirocinio, che può essere l’azienda, lo studio professionale o altro ente pubblico o privato. Il soggetto ospitante deve stipulare una polizza Inail per i lavoratori dipendenti e/o parasubordinati. Il premio assicurativo si calcola applicando il tasso di tariffa corrispondente alla voce di tariffa relativa all’attività svolta dal tirocinante.
 
In entrambi i casi, per stipulare la polizza Inail è necessario attivare una posizione assicurativa territoriale (PAT) presso la sede Inail competente e comunicare i dati del tirocinante e del progetto formativo. Inoltre, è necessaria una convenzione tra il soggetto promotore e il soggetto ospitante del tirocinio, corredata da un piano formativo individuale.
 
 
Se non si paga l’assicurazione
 
il lavoratore dipendente è comunque tutelato in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale: le prestazioni spettano ugualmente, in virtù del principio di automaticità. Tuttavia, il datore di lavoro è soggetto a sanzioni amministrative e penali per il mancato pagamento del premio assicurativo.
 
Per i lavoratori autonomi, invece, le prestazioni economiche restano in sospeso fino al versamento del premio assicurativo dovuto. Pertanto, è importante che i lavoratori autonomi siano in regola con i contributi Inail per poter usufruire della tutela assicurativa.


SANZIONI

Possono essere di tipo amministrativo o penale, a seconda della gravità della violazione. In particolare, il datore di lavoro che non paga il premio assicurativo può incorrere in:
 
  • una sanzione amministrativa da 500 a 770 euro, se il mancato pagamento è dovuto a ritardo o a omissione;
  • una sanzione amministrativa da 1.000 a 1.500 euro, se il mancato pagamento è dovuto a dichiarazioni false o fraudolente;
  • una sanzione penale da 6 mesi a 2 anni di reclusione e da 516 a 10.329 euro di multa, se il mancato pagamento è dovuto a frode o simulazione;
  • una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro, se il datore di lavoro non indica o indica in modo errato il codice fiscale del lavoratore.
 
   
VISITA MEDICA
 
Necessaria una visita medica di idoneità, in quanto il tirocinante è equiparato al lavoratore ai fini della salute e sicurezza sul lavoro, secondo il D.Lgs. n. 81/20081. La visita medica di idoneità deve essere effettuata prima dell’inizio del tirocinio e deve verificare l’assenza di controindicazioni all’attività svolta dal tirocinante, tenendo conto dei rischi specifici presenti nello studio odontoiatrico.
 
La visita medica di idoneità deve essere ripetuta periodicamente, in base alla durata del tirocinio e alle condizioni di salute del tirocinante. Inoltre, la visita medica di idoneità deve essere effettuata anche in caso di cambio di mansione, di infortunio o di malattia professionale.
 
La visita medica di idoneità è a carico del soggetto ospitante del tirocinio, che deve nominare un medico competente e garantire al tirocinante l’accesso alla sorveglianza sanitaria. Il medico competente deve rilasciare un giudizio di idoneità o inidoneità al tirocinio e comunicarlo al soggetto ospitante, al soggetto promotore e al tirocinante stesso.


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