Novità fiscali nello studio odontoiatrico

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Novità fiscali nello studio odontoiatrico

Odontoiatria Italia


Diverse novità fiscali per gli studi odontoiatrici. Tra le principali possiamo citare:

  • L’innalzamento del limite per il regime forfettario: si tratta di un  regime agevolato che consente ai professionisti di pagare una aliquota  fissa del 15% (o del 5% per i primi 5 anni di attività) sui ricavi o  compensi, senza applicare l’IVA e l’IRAP e senza tenere la contabilità  ordinaria. Il limite per accedere al regime forfettario viene aumentato  da 65.000 a 85.000 euro annui, con la possibilità di rimanere nel regime  anche se si supera tale soglia, purché non si superino i 100.000 euro  annui. Il regime forfettario non è accessibile ai titolari di partita  IVA che sono anche soci di società o di studio associato.
  • L’eliminazione dell’IRAP per i professionisti in forma individuale:  si tratta di una misura che esonera dal pagamento dell’imposta regionale  sulle attività produttive (IRAP) i liberi professionisti che svolgono  l’attività odontoiatrica in forma individuale, con un risparmio fiscale  stimato in circa il 4% dei ricavi o compensi. L’esonero dall’IRAP non  vale per i professionisti che esercitano l’attività odontoiatrica in  forma societaria o associata.
  • L’aumento del limite per la contabilità semplificata: si tratta di  una modalità di tenuta della contabilità che consente ai professionisti  di registrare solo le entrate e le uscite, senza dover compilare il  bilancio e senza dover applicare i principi contabili. Il limite per  poter adottare la contabilità semplificata viene aumentato da 400.000 a  500.000 euro annui di ricavi o compensi.
  • La conferma dell’esenzione dalla fattura elettronica per le  prestazioni sanitarie: si tratta di una misura che esclude dall’obbligo  di emettere la fattura elettronica le prestazioni sanitarie rese  direttamente al paziente, comprese quelle odontoiatriche. Questa misura  era stata introdotta nel 2019 e prorogata fino al 31 dicembre 2022, ora  viene confermata anche per il 2023.
  • La conferma della scadenza semestrale per l’invio dei dati al  Sistema Tessera Sanitaria: si tratta di una misura che prevede che i  professionisti sanitari, tra cui gli odontoiatri, devono comunicare  all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie sostenute  dai pazienti entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno. Questa  misura era stata introdotta nel 2019 e prorogata fino al 31 dicembre  2022, ora viene confermata anche per il 2023.

Oltre a queste, ci sono altre  novità fiscali che riguardano le modalità di pagamento, le detrazioni,  le agevolazioni o le sanzioni.


Modalità di pagamento
  • Il limite per il pagamento in contanti: dal 1° gennaio 2023, il  limite per il pagamento in contanti viene innalzato da 999,99 a 4.999,99  euro. Questo significa che si potrà pagare in contanti fino a questa  somma, mentre per importi superiori si dovrà utilizzare uno strumento  tracciabile, come il bonifico, l’assegno, la carta di credito o il  bancomat. Il limite si applica ai trasferimenti di denaro tra soggetti  diversi, non ai prelievi o ai versamenti sul proprio conto corrente.
  • Il pagamento delle imposte sui redditi: le imposte sui redditi sono  le imposte che si devono pagare in base ai redditi conseguiti nell’anno  precedente. Il pagamento delle imposte sui redditi si deve effettuare  tramite il modello F24, che consente di compensare eventuali crediti  d’imposta con i debiti. Il pagamento delle imposte sui redditi si deve  effettuare secondo le seguenti scadenze: il saldo 2022 e il primo  acconto 2023 entro il 30 giugno 2023; il secondo acconto 2023 entro il  30 novembre 2023; il saldo 2023 e il primo acconto 2024 entro il 30  giugno 2024.


Detrazioni
Le detrazioni per lo studio odontoiatrico sono quelle previste per le spese sanitarie sostenute dal  titolare o dai dipendenti dello studio, possiamo citare:

  • La detrazione per le spese odontoiatriche: si tratta di una  detrazione del 19% che spetta per le spese odontoiatriche sostenute dal  titolare o dai dipendenti dello studio per il miglioramento della salute  dei denti. La detrazione non spetta per le spese con finalità estetica.  La detrazione si applica alla parte di spesa che supera la franchigia  di 129,11 euro e si indica nel modello 730/2023 o nel modello Redditi PF  2023.
  • La detrazione per le spese di dispositivi medici: si tratta di una  detrazione del 19% che spetta per le spese di acquisto o affitto di  dispositivi medici legati a cure mediche specialistiche del dentista,  come ad esempio le protesi dentarie. La detrazione si applica alla parte  di spesa che supera la franchigia di 129,11 euro e si indica nel  modello 730/2023 o nel modello Redditi PF 2023.
  • La detrazione per le spese di prevenzione: si tratta di una  detrazione del 19% che spetta per le spese di prevenzione sanitaria  sostenute dal titolare o dai dipendenti dello studio, come ad esempio le  visite periodiche dal dentista. La detrazione si applica alla parte di  spesa che supera la franchigia di 129,11 euro e si indica nel modello  730/2023 o nel modello Redditi PF 2023.

Oltre a queste, ci sono altre detrazioni previste per altre  spese sanitarie, come ad esempio le spese mediche generiche, le spese  farmaceutiche, le spese per l’assistenza a familiari non autosufficienti o le spese per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto.


AGEVOLAZIONI      
Le  agevolazioni per lo studio odontoiatrico nel 2023 sono quelle previste  per le spese sanitarie sostenute dal titolare o dai dipendenti dello  studio o dai pazienti che si rivolgono allo studio, possiamo citare:

  • Il bonus dentista: si tratta di una misura che viene invocata da  tempo dai professionisti del settore, ma che al momento non è stata  ancora introdotta dal Governo. Il bonus dentista consisterebbe in un  contributo di 500 euro da spendere per le cure odontoiatriche presso  studi iscritti all’albo. Il bonus dentista si affiancherebbe alle  detrazioni fiscali già previste per le spese sanitarie e sarebbe  riservato alle fasce più deboli della popolazione. Il bonus dentista  sarebbe anche un incentivo a non ricorrere a catene odontoiatriche o  altre strutture non qualificate.
  • L’esenzione dalla fattura elettronica per le prestazioni sanitarie:  si tratta di una misura che esclude dall’obbligo di emettere la fattura  elettronica le prestazioni sanitarie rese direttamente al paziente,  comprese quelle odontoiatriche. Questa misura era stata introdotta nel  2019 e prorogata fino al 31 dicembre 2022, ora è stata confermata anche  per il 2023. L’esenzione dalla fattura elettronica semplifica le  procedure amministrative per gli studi odontoiatrici e riduce i costi di  gestione.
  • Le agevolazioni per l’acquisto e la gestione del Pos in studio: si  tratta di una norma introdotta dal Decreto fiscale 2019 che prevede la  possibilità di detrarre il 30% dei costi sostenuti per l’acquisto o  l’affitto del Pos (il dispositivo che consente di accettare i pagamenti  con carta di credito o bancomat) e il 30% delle commissioni pagate per  le transazioni effettuate con il Pos. Queste agevolazioni sono riservate  ai professionisti che hanno un volume d’affari annuo inferiore a  400.000 euro e sono valide fino al 31 dicembre 2023. Le agevolazioni per  il Pos favoriscono l’uso di strumenti tracciabili per i pagamenti e  contrastano l’evasione fiscale.

Oltre a queste, ci sono altre agevolazioni  previste per altre spese sanitarie, come ad esempio il bonus psicologo,  il bonus occhiali, il bonus asilo nido o il bonus famiglia numerosa.


SANZIONI
Le sanzioni per gli studi odontoiatrici possono dipendere da diversi fattori, come il tipo di violazione, la normativa di riferimento, l’ente che effettua il controllo e la gravità del danno. Alcuni esempi di sanzioni sono:

  • Per la mancata o errata gestione dei rifiuti sanitari, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.600 euro a 15.500 euro per i quantitativi non superiori a duecento litri o quantità equivalenti. In caso di reiterazione della violazione, si può arrivare anche alla sospensione dell’attività dello studio.
  • Per la mancata o errata compilazione del preventivo scritto o digitale, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a 5.000 euro per ogni violazione. In caso di reiterazione della violazione, si può arrivare anche alla sospensione dell’attività dello studio.
  • Per la mancata o errata formazione degli assistenti di studio odontoiatrico, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 6.000 euro per ogni violazione. In caso di reiterazione della violazione, si può arrivare anche alla sospensione dell’attività dello studio.

Questi sono solo alcuni esempi, ma ci sono altre norme e regole che gli studi odontoiatrici devono rispettare per evitare sanzioni e contenziosi.
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